Fine vita, il governo impugna la legge della Toscana

Il Consiglio dei ministri ha deciso di di impugnare la legge toscana sul fine vita, fermando la norma su “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte Costituzionale 242/2019".
Ai malati terminali verrà dunque vietato ogni diritto di scelta e sarà imposto il dovere di subire atroci torture contro la loro volontà, così da far felici quei sedicenti "cattolici" che chiedono più morti in mare e deportazioni di massa.
Intanto il presidente del Senato si è impegnato a promuovere l'astensionismo ai referendum, sostenendo che i cittadini dovrebbero sottrarsi ai loro diritti civici in modo che Giorgia Meloni si possa sentire libera di decidere rutto ciò che vuole lei. In quel modo potrà continuare ad erodere i diritti die lavoratori e depenalizzare le ruberie dei politici. Ed anche la sua guerriglia a chi offre risposte concrete ai bisogni dei cittadini è indicativo di un'ideologia pericolosa, in cui la signora Meloni precisa che lei vuole scegliere per gli altri e vuole che ci cittadini siano escluse dalla discussione.