I repubblicani propongono una legge per rendere illegale la pornografia in tutti gli Stati Uniti

Mentre Giorgia Meloni imporrà lo Spid ai siti pornografici italiani in meno di sei mesi, il suo amico Trump punta a vietare la pornografia a livello federale in tutti gli Stati Uniti.
L'8 maggio, il senatore repubblicano dello Utah Mike Lee e la deputata dell'Illinois Mary Miller hanno depositato una proposta di legge che mira a introdurre un divieto assoluto alla pornografia in tutto il Paese. Il testo ridefinirebbe il termine "oscenità" all'interno del Communications Act del 1934, indicando un "interesse pruriginoso per la nudità, il sesso o le escrezioni" o tutto ciò che "raffigura, descrive o rappresenta atti sessuali reali o stimolati con l'intento oggettivo di eccitare, eccitare o gratificare i desideri sessuali di una persona" che risulti "nel complesso, priva di un serio valore letterario, artistico, politico o scientifico".
La legge mira anche a prevedere che la condivisione di contenuti "osceni" sia sanzionabile.
Secondo Lee, 53 anni, attualmente ci sarebbero "definizioni legali vaghe e inapplicabili" che avrebbero permesso a quella che lui definisce "pornografia estrema" di proliferare e "raggiungere innumerevoli bambini".
Quindi, con la solita scusa dei "bambini", lui vieterà agli adulti di poter accedere a materiale per adulti. "Il nostro disegno di legge aggiorna la definizione legale di oscenità per l'era di Internet, in modo che questi contenuti possano essere rimossi e i loro spacciatori perseguiti", ha affermato.
Lee ha già tentato di approvare divieti simili nel 2022 e poi nel 2024, fallendo in entrambi i casi. Ma l'attuale clima politico e la vicinanza di Trump ai fondamentalisti evangelici potrebbe aiutarlo nei suoi intenti. Non a caso, il "Progetto 2025", creata dal think tank conservatore Heritage Foundation per delineare i primi 180 giorni di mandato di Donald Trump, prevede la completa messa al bando della pornografia come parte della sua roadmap.
La proposta di legge ha suscitato profonda preoccupazione tra i creatori di contenuti per adulti. Inoltre la definizione della legge è così vaga che comportare il divieto di qualsiasi cosa, dalla letteratura erotica alla pole dance, fino alla lingerie.
Potrebbe colpire anche migliaia di creatori di contenuti che lavorano su siti come OnlyFans, oltre ad ampliare le censure. Già oggi, il popolare PornHub risulta attualmente inaccessibile a milioni di americani a seguito dell'introduzione di leggi che rafforzano i requisiti di verifica dell'età.