All'Isola dei famosi, Adinolfi ha già sfoderato il suo insopportabile vittimismo


Mario Adinolfi pare davvero insopportabile nel suo incessante vittimismo. Per anni ha cercato di fare soldi facili con il business dell'odio, dichiarando che "il mondo LGBT è un mondo violento", che "le trans non sono donne" ma "uomini con finte tette di silicone che fanno solo tristezza", che "la donna deve essere sottomessa" o che "Hitler almeno i disabili li eliminava gratis".
Poi, intenzionato a cercare un po' di soldi e un po' di immeritata visibilità, ha deciso di partecipare ad un reality. Ma non appena e si è presentato all'Isola dei Famosi, ha iniziato a fare vittimismo dicendo che lui sarebbe una povera vittima.

Il testo della sua sceneggiata era stato anticipato in un post pubblicato su Facebook, in cui afferma che ci sarebbero "moltitudini di haters spesso anonimi che non mi risparmiano nulla". Detto da chi invita gli hater ad apostrofare al maschile le donne trans, pare un'ossessione molto ipocrita. Ma lui ha insistito:

I commenti sotto le notizie o le mie prime foto in tenuta da "naufrago" su questi siti sono la saga del bodyshaming e dell'insulto gratuito. Ancora, non me ne lamento. So che se insultano una Big Mama o il trans di turno scattano meccanismi di tutela di cui io non posso godere, da tempo so che devo subire e tacere, allora ci gioco sopra e fingo di non essere toccato dalla merda che viene fatta schizzare col ventilatore, aizzata peraltro spesso da comunità e ambienti precisi che non sopportano che io sia ancora in piedi nonostante tutti questi attacchi.

Premesso che molti ambienti nutrono una profondissima disistima nei suoi confronti per le sue idee e non certamente per il suo peso, va notato come si sua premurato di parlare al maschile delle donne trans e abbia introdotto un inutile attacco ad una donna lesbica. Inoltre i suoi fallimenti politici non parrebbero un motivo di vanto, anche se è evidente che lui si creda chissà chi.

Naturalmente tira in ballo anche la sua seconda moglie e le figlie concepite con due diverse persone:

Sappiano costoro che non solo non mi farò mai intimidire, ma che più mi attaccano e più affilano le lame delle mie idee. In questa specifica esperienza c'è un punto su cui però chiedo all'hater occasionale non organizzato di riflettere prima di premere invio sul solito commento osceno contro di me: lo leggono anche mia moglie, le mie figlie, le persone che abitualmente possono poi riequilibrare la ferita inferta con la mia fisica presenza che cicatrizza, minimizza, consola.

Anche qui siamo in disaccordo con lui, dato che probabilmente il reale problema è che sua moglie e sue figlie possano leggere ciò che lui stesso ha dichiarato negli anni. Forse dovrebbe vergognarsi più di quello che del suo peso.
Eppure lui parrebbe insistere nel dire che chi lo contesta sarebbe un vigliacco che ferirebbe la sua povera bambina, la quale campa con i soldi che il padre raccatta istigando odio verso i più deboli e i discriminati:

Però sappiano haters, vigliacchi protetti dall'anonimato e comunità ostili organizzate che non stanno ferendo me, ma delle innocenti che non posso tutelare se non dicendo loro di resistere ignorando.

Avranno ignorato anche gli adolescenti a cui Adinolfi ha cercato di rovinare la vita pur di fare fatturato con l'omofobia?

Dal canto suo, dice che il suo secondo matrimonio dimorerebbe la sua "unità familiare" prima di tornare a citare la figlia per conquistare punti al televoto:

Hanno ragione, è un prezzo da dover pagare, per questo forse il simbolo della nostra unità familiare che Joanna mi ha chiesto di portare con me sull'isola è una pecorella bianca che ha abbracciato a lungo. Sfogatevi su di me, ma ricordate che con me vive una purezza talmente candida la cui evidente innocenza non merita di sporcarsi con i liquami che avete già iniziato a sparare dai vostri ventilatori. Alleggerite il carico di odio e comunque sappiate che io non lo ricambio.

Insomma, Adinolfi si vuol spacciare per un santo che sarebbe vittima di chi ha subito anni ed anni di odio. E magari le sue figlie leggeranno pure quelle parole.
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