L'ira del pastore evangelico contro una Consulta che difende i bambini


Il pastore evangelico Luigi Carollo si è lanciato in un'accusa gravissima, asserendo che la nostra Corte Costituzionale sarebbe "corrotta" solo perché garantirà pari tutele legali ai figli di due donne nel pieno rispetto della nostra Costituzione. Ed è sempre buffo osservare come dicano che sarebbe corrotto chiunque difenda i diritti civili e sarebbe onesto e coraggioso chiunque garantisca impunità ad un ministro che sequestra migranti per propaganda.
Fatto sta che quell'atto di civiltà mette in dubbio il suo sostenere che dai suoi pruriti sessuali dovrebbero derivare privilegi esclusivi, motivo per cui il pastore inizia a dire di non comprendere perché qualcuno voglia dare dignità alle donne anziché ritenerle sottoposte al maschio o perché si applichi la Costituzione a tutela di quei minori a cui lui vorrebbe fosse negata la loro famiglia:



Sarebbe interessante comprendere su quali basi voglia sostenere che Dio sarebbe con lui. Perché lo quello era anche il motto dei nazisti, ma non il fatto che lo dicessero non significa che fosse vero. E non va meglio con i suoi proseliti, i quali arrivano persino a citare il demonio:



Sarà che loro campano di slogan ripetuti a pappagallo, ma non si comprende perché sostengano che riconoscere la famiglia di alcuni bambini dovrebbe portare alla "rottura del sistema famiglia": La famiglia può esistere solo se non la si riconosce o se il Carollo di turno la vorrebbe codificare a sua immagine e somiglianza?

C'è chi si batte per dare più diritti agli altri. Poi c'è Carollo che si vanta di voler fare "resistenza" ai diritti dei bambini, asserendo che per lui sarebbe una "vittoria" riuscire a portargli bia una mamma.
Lui sarà anche libero di poterlo dire, ma sarebbe auspicabile la smettesse di dire che sarebbe Dio a volerlo.
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