L'ossessione della leghista Tovaglieri per i mussulmani

La leghista Isabella Tovaglieri sostiene di sapere con esattezza la religione professata da presunti "anonimi", anche se tale asserzione parrebbe una contraddizione in termini. Ed assicura anche che ciò darebbe ragione al suo sostenere che i mussulmani debbano essere odiati. Aggiunge persino una falsa fotografia, creata col computer, in cui ritrae un presunto mussulmano caratterizzato da tratti somatici molto simili a quelli di Vannacci:

La signora Tovaglieri è abbastanza noiosa nel dire sempre le stesse cose, trascorrendo le sue giornate a cercare notizie riguardanti migranti e islamici contro cui inveire. E lo fa nell'evidente tentativo di poter istigare all'odio personaggi come questo:

Sarà felice l'avvocata nell'apprendere che il suo nome è stato usato per incitare i razzisti a dare delle "maiale" alle bambine a cui lei regala pennarelli:

La polemica riguarda il suo aver definito "sacco di pattume" il velo, finendo automaticamente per accostare le donne mussulmane ai rifiuti:

Il termine era stato usato in un messaggio pubblicato su Facebook, in cui l'avvocata parrebbe aver violato il segreto professionale:

Si può essere d'accordo sul ritenere inappropriato il velo integrale. Per quello abbiamo leggi in merito e servizi sociali chiamati a tutelare le bambine.
Ma il tema è complessa, dato che non si capisce perché Valditara dica che gli iscritti a Provita Onlus possano negare l'educazione sessuale ai figli e un mussulmano non possa chiedere il velo. In termini pragmatici, il velo non porta la sifilide come la disinformazione pretesa da Jacopo Coghe.
Nella retorica della Tovaglieri, tutto ciò sarebbe giustificato sulla base del principio per cui ogni pretesa dell'integralismo cattolico andrebbe accolta e ogni richiesta degli altri andrebbe usata per giustificare odio verso terzi. In quella dell'avvocata, si sosteneva che chi ha altre usanze dovrebbe "tornare da dove sono venuti" in modo che possano costringere bambini ad indossare il velo senza le tutele garantite dall'Italia.
Ed opinabile è anche il fatto che qualcuno si senta legittimato a decidere chi possa vivere in Italia, pretendendo di poter decidere come gli altri debbano crescere i propri figli mentre la Lega promette ai fondamentalisti nostrani che Valditara li aiuterà a privarli da informazioni di vitale importanza per la loro salute.
In soldoni, ridurre un tema così complesso ad un'immaginetta propagandistica cerata col computer parrebbe dimostrare tutto il populismo di una certa destra.