Maria Teresa Melì insulta Gassman, arrabbiata perché l'attore vuole tutelare il padre da chi lo usa per promuovere nuove pulizie etniche

Se la signora Maria Teresa Melì vuole essere complice della "remigrazione" leghista e vuole mostrare al mondo che Hitler potrebbe essere ritenuto un moderato al loro confronto, faccia pure. Sino a quanto un giudice non riterrà che il suo agire sia in violazione dei diritti umani, la signora è liberissima di inneggiare a tutte le pulizie etiche che vuole.
Ma anche Alessandro Gassman ha ogni diritto di voler tutelare il nome del padre e di chiedere che il sindaco leghista di Gallarate non lo usi per le sue schifezze:

Ciò rende molto opinabile e alquanto sgradevole l'odio con cui la signora Melì cerca di diffamare l'attore perché ritenuto nemico dei neonazisti europei radunati dalla Lega:

Oltre ad odiare tutti e a sognare di mandare via chiunque non sia espressione della loro intolleranza, la destra è capace di fare altro? E quando li avranno cacciati tutti, chi odieranno dato che il rancore e l'offesa parrebbero l'unico sentimento di cui sono capaci?
Ma se questi sono gli "Intellettuali" di destra, poi è chiaro che non facciano che frignare che loro vedrebbero un’egemonia culturale della sinistra. Manco un bambino dell’asilo farebbe commenti simili.