L'Onu boccia la Meloni: «il Decreto sicurezza mette a rischio le libertà fondamentali»

Gli esperti di diritti umani delle Nazioni Unite hanno chiesto al governo italiano di ritirare il cosiddetto "Decreto sicurezza" che è stato approvato lo scorso 4 aprile dal Governo Meloni.
«Siamo preoccupati dal modo in cui il governo ha trasformato un disegno di legge in decreto legge e da come quest’ultimo è stato frettolosamente approvato dal Consiglio dei ministri, aggirando così la discussione parlamentare e il dibattito pubblico», scrivono i cinque esperti.
La legge pretesa dalle destre minaccerebbe la libertà di movimento, il diritto alla privacy, a un giusto processo e a non essere incarcerati ingiustamente.
«Il decreto è composto da definizioni vaghe e ampie disposizioni riguardanti il terrorismo che potrebbero portare ad applicazioni arbitrarie. Inoltre, il decreto mette a rischio la libertà d’espressione e potrebbe assumere caratteri discriminatori nei confronti di specifici gruppi di cittadini, incluse minoranze razziali ed etniche, migranti e rifugiati. Potenzialmente, si rischia di incorrere in violazioni dei diritti umani», denuncia l'Onu.
Inoltre la legge rappresenta una limitazione al diritto degli individui di riunirsi per manifestare e protestare. Il linguaggio vago con cui è stato scritto lascia spazio a interpretazioni arbitrarie da parte delle autorità, interpretazioni che potrebbero diventare indagini, processi e condanne severe nei confronti di persone che stanno semplicemente esercitando un diritto.