Per i leghisti, il rispetto è peggio della kryptonite


A scuola si studierà la Bibbia, ma la tolleranza fa infuriare i leghisti. E così, la politica ha cercato di strumentalizzare una banale gita della scuola dell’infanzia Santa Maria delle Vittorie di Susegana di Treviso nel centro culturale islamico Emanuet. La scuola, di ispirazione cattolica, voleva far conoscere ai bambini il luogo in cui i loro compagni, quasi un quarto degli iscritti, vanno a pregare ogni venerdì. Per far sentire «tutti a casa», l’imam Avnija Nurceski ha spiegato ai ragazzini con un esempio: «Avete presente don Andrea per voi? Ecco io sono la stessa cosa per i vostri amici musulmani. Noi preghiamo così, inginocchiati a terra».

Ma dato che leghisti cercano consensi attraverso una retorica sistematicamente anti-mussulmana, cercano di sostenere che la mancata discriminazione sarebbe un atto di "sottomissione" per quei presunti "cristiani" che si divertono a deportare esseri umani dopo messa. E così, mentre Valditara assicura che i genitori leghisti potranno negare una sana educazione sessuale ai loro figli, Silvia Sardone e Anna Cisint hanno da ridire sui genitori che hanno autorizzato una gita in una moschea.





Si chiama scambio interreligioso. Ma Sardone e Cisint possono confidare su un pubblico di filo-russi che non esitano a diffamare i genitori di quel bambini, sostenendo che chi non insegna odio religioso non avrebbe "orgoglio patriottico":



Fa abbastanza paura osservare come la loro idea di "priorità educativa" si basi sul sostenere che i genitori debbano poter imporre solo ciò che vorrebbe Pillon. Quindi il bambino leghista va privato dall'educazione sessuale ma al figlio di genitori tolleranti va vietata un'educazione al rispetto. Ed è indicativo che a preoccupare i leghisti sia la tolleranza e non chi disegna svastiche nei parchi giochi:



Ma Pillon non ve ne parlerà mai, perché lui preferisce dire che ai leghisti fa schifo chi insegna rispetto anziché andare ad Israele a benedire il massacro dei palestinesi:



Peccato che il dialogo porti alla pace e che Pillon conduca alla guerra. E non è certamente un dialogo ciò che cerca chi sostiene che Pillon dovrebbe chiedere a Valditara di locenziare chiunque dissenta dal loro pensiero unico:



Anche i nazisti censuravano ogni pensiero a loro sgradito.
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