Pillon minaccia i membri della consulta: via lo stipendio a chi contraddice la sua ideologica idea di "famiglia"


Il leghista Simone Pillon sostiene che la famiglia non esista, esisterebbe solo il coito che ha fecondato femmine adibite alla riproduzione del maschio. E quindi, lui e Belpietro vorrebbero che ai figli delle famiglie arcobaleno si dicesse che le loro mamme non esisterebbero.
Peccato che le loro madri esitano, anche se Pillone e Belpietro le odiano morte. Se poi dovessimo andare dietro al suo "ragionamento", immaginiamo che ai bambini nati da stupro diranno che il loro papà non è quell'uomo che li cresce e li ama, ma il tizio che ha stuprato la loro mamma. Perché se la famiglia non è più la famiglia in cui si cresce ma il costrutto ideologico che Pillon vorrebbe imporci, migliaia di minori dovrebbero essere ritenuti orfani.

A quel punto, sarebbe quantomeno auspicabile che Pillon imponesse un bel test del DNA forzato a tutti gli elettori leghisti: se il bimbo risulterà figlio dell'idraulico e non del tizio riportato sui documenti, all'elettore leghista andrà immediatamente tolta la patria podestà e il minore andrà consegnato ad un orfanotrofio, possibilmente gestito da suore. In suo nome si dovranno creare migliaia di orfani, privandoli da famiglie che non risultano corrispondenti alla sua ideologia anche se luoghi in quei minori sarebbero potuti screscere sicuri e protetti.

Oppure potremmo ritenere che la famiglia sia anche il luogo in cui si cresce, il che rende inaccettabile l'attacco alla famiglia da lui condotto a nome della Lega:



Dato che il leghista medio pensa solo ai soldi, Pillon propone di punire i giudici che rispettano la Costituzione anziché compiacere le lobby forzanoviste. In fondo è evidente che questa destra sia ferocemente vendicativa. Ma non è un bello spettacolo vedere un avvocato che minaccia i giudici, proponendo atti di vendetta contro chi difende la nostra Costituzione ei principi in essi racchiusi.
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