Pillon si fa sponsor di Livia Tossici-Bolt, la no-choice che si voleva imporre sulle donne


La signora Livia Tossici-Bolt è accusata di aver violato una “zona cuscinetto” istituita all’esterno di una clinica inglese, dove si era recata illegalmente per insultare le donne che hanno deciso di interrompere la loto gravidanza.
Diceva di voler pregare contro di loro, evidentemente incapace di comprendere la parabola del Fariseo e del Pubblicano. E così, si è erta a giudice suprema che si sente legittimata a giudicare gli altri e a non avere alcun rispetto per la dignità delle sue vittime.

Ciò l'ha resa l'eroina del leghista Pillon, noto per non aver problemi con chi mutila bimbi a Gaza ma di avere moltissimi con chi non costringe le donne al parto:



In realtà nessuno ha vietato alla signora Livia Tossici-Bolt di esprimere le sue opinabili opinioni, ma il problema è che lei voleva imporli in luigi in cui avrebbe potuto ferire la dignità delle donne. Sarebbe come sostenere che in nome di Pillon sarebbe lecito entrare nella chiesa in cui lui va a messa la domenica e urlare bestemmie durante la comunione.

Quindi, sarà che la Lega vorrebbe togliere ogni diritto alle donne, ma è preoccupante elogi chi viola la legge per imporre il suo pensiero unico. E chissà chi avrà pagato il viaggio di Pillon e a quale titolo si sia recato ad elogiare chi viola la legge.
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