Porro vuole toglierci il diritto di non essere interessati all'opinione di Cerno?

Nicola Porro non ha detto nulla quando quando hanno provato a silenziare Report. Ha gongolato quando hanno bloccato il programma di Saviano ed ha taciuto quando il giornalisti di Piazza Pulita non sono stati ammessi alla "festa" de Il Tempo.
Però dice che gli italiani sarebbero "pagliacci" perché non si stracciano le vesti davanti al fallito tentativo di Giorgia Meloni di mandare il suo Tommaso Cerno e il suo Jacopo Coghe ad un incontro europeo sulla libertà di stampa:

E che avrebbe dovuto dire? Che lui non si sente limitato nell'incensare il governo al soldo di un deputato di maggioranza? Che Giorgia Meloni non si è mai lamentata di come lui la descrivesse come se fosse la nuova messia?
E a quale titolo avremmo dovuto mandare anche il vicepresidente di un'organizzazione forzanovista impegnato nell'attacco dei diritti civili come Jacopo Coghe? Esiste ancora la libertà di poter non essere scandalizzati se Cerno e Coghe non andranno in Europa a dire che loro si trova bene con Giorgia Meloni o il signor Nicola Porro ce lo vuole impedire?
Porro ci tiene anche a farci sapere che Cerno ne ha approfittato per sostenere che loro sarebbero "liberali" anche se censurano le opinioni a loro sgradite, ma gli altri sarebbero "fascisti" perché non ritengono che un uomo filo-governativo sia titolato a parlare di limitazioni alla libertà di stampa:

Considerando che da due giorni tutta la stampa di destra non fa che dare voce al vittimismo di Cerro, dove sarebbe la "censura"? Chi gli impedirebbe di poter parlare, dato che sta sempre in televisione a dire tutto quello che vuole?