Salvini invita all'astensionismo. In passato diceva che "chi non vota si arrende"

Salvini pare molto assai poco "sovranista" nel manifestare la sua preoccupazione davanti alla sovranità popolare. Evidentemente ritiene che sia preferibile evitare che il popolo possa esprimersi mediante referendum, così lui potrà fare tutto ciò che vuole secondo la sua personale convenienza. E dato che l'astio verso gli stranieri parrebbe una tra le sue principali fonti di reddito, sostiene che permettere una sana integrazione sarebbe "pericoloso".
Ovviamente non ci spiega perché parrebbe riterrebbe "pericolosi" anche i quesiti sul lavoro che permetterebbero l'indennizzo di chi viene licenziato ingiustamente...

Salvini ha fatto sapere che non andrà a votare ai referendum dell’8 e 9 giugno. Solo tre anni fa, nel 2022, sosteneva che “chi vota sceglie, chi non vota si arrende” riferendosi alla consultazione referndaria sulla giustizia.

Il leghista ha anche deciso di tirare in ballo i suoi figli, dicendo che sarebbe per colpa loro che lui si sottrarrà al suo dovere civico: "Vedo poco i miei figli, e quindi conto l'8 e 9 giugno di stare tanto tempo con i miei figli, o anche a casa".
Il fatto che Salvini punti sull'astensionismo e non sulla promozione di un "no" è indicativo, perché la loro strategia mira a sfruttare il normale astensionismo per sabotare lo strumento del referendum e ogni forma di partecipazione popolare.