Catellame è certo che la polizia dovrebbe poter agire come i peggiori criminali?


Bonifacio Catellame è un tizio che collabora ai convegni omofobi di Jacopo Coghe e che si fa pagare da Maurizio Belpietro per denigrare gli stranieri dalle pagine del suo giornale.
Forse pensando che sarebbe stato un vero peccato non mettere a frutto il cadavere di un brigadiere ucciso dalla criminalità per istigare odio verso onesti cittadini di origine straniera, ha partorito questo abominio:



Considerando che i due assassini sono italiani, che c'entrano gli immigrati? Li cita solo perché li odia? Oppure li cita perché odia chi non esulta quando un ragazzino egiziano di 19anni viene ucciso anziché essere semplicemente multato?
Non pare andare meglio con il suo becero tentativo di creare un falso collegamento tra i due casi. Potremmo osservare che Ramy non è "andato contro un palo", ma le polemiche sono nate perché i video dimostrerebbero che abbia perso il controllo del suo mezzo dopo essere stato speronato da una volante della polizia. E quindi non si capisce il nesso con un agente ucciso dalla criminalità organizzata, da cui è facile aspettarsi atteggiamenti deprecabili che creano scandalo se perpetrati da agenti da cui si si aspetta una maggior propensione alla legalità e alla tutela della vita.
Se Bonifacio Catellame vuol sostenere che none esisterebbe alcuna differenza etica tra l'agire di un mafioso e quello di un agente di polizia, forse è lui che sta diffamando le forze dell'ordine.
E se poi vuol sostenere che lui vorrebbe "difendere la vita" quando propone di privare le donne da ogni diritto di scelta, magari dovrebbe mostrare un po' già di rispetto per la vita di chi è già nato e magari poteva essere arrestato al posto di essere ucciso.
Naturalmente pare falso anche il suo raccontare che nessuno si sarebbe indignato davanti all'ennesimo delitto che Piantedosi non ha impedito, mentre pericoloso è il suo tentare di accostare i crimini all'immigrazione anche se i due assassini erano italiani.
Commenti