Graccione torna ad attaccare la democrazia

Dino Graccione è un personaggio abbastanza surreale. Co-fondatore di un partito populista chiamato "Noi popolo sovrano", è impegnato da settimane a promuovere l'astensionismo e a sostenere che il popolo dovrebbe sottrarsi ai suoi doveri civici per rinunciare alla sua sovranità.
Ma se il suo atteggiamento pare alquanto opinabile, davvero inaccettabile è che dica che chi vota andrebbe ritenuto "traditore della patria" solo perché lui non vuole che siano riconosciute più tutele ai lavoratori italiani e più tutele agli stranieri che contribuiscono alla crescita della nostra nazione.

Se Graccione odia così tanto la nostra democrazia, perché non s trasferisce in Russia? E non sarebbe il caso di revocargli la cittadinanza, dato che parrebbe odiare i nostri valori costituzionali?