Il leghista Sasso insulta il Budapest Pride: "E pornografico, offesa al vivere civile"


Il leghista Rossano Sasso pare furioso per l'enorme successo regitrato dal Budapest Pride, evento che il suo Orban aveva cercato di vietare attraverso leggi di stampo russo non dissimili da quelle che la Lega vorrebbe portare anche in Italia. E così, cerca di offendere i gay, opponendo in suo Vannacci che canta l'inno d'Italia ad elettori che volevano la secessione a chi canta "Bella ciao" in difesa dei diritti civili e della libertà di manifestazione:



Dopo la solita sparata su quello che lui chiama "utero in affitto", il leghista Sasso cerca di incoraggiare stereotipi sostenendo che i Pride sarebbero "pornografia" e costituirebbero "atti osceni in atto pubblico":



Ovviamente si tratta di falsità, ma evidentemente Sasso cerca di sfruttare l'ignoranza leghista per sostenere l'oppressione ungherese. E visto che lui parrebbe campare di odio verso chiunque non sia di estrema destra, si inventa persino che i gay sarebbero "estrema sinistra" e li accusa di non aver rispetto del"vivere civile".
Negando che il suo amatissimo Orban abbia minacciato un anno di carcere per tutti i partecipanti, Sasso giura falsamente che l'Ungheria non reprimerebbe le manifestazioni. E quindi cerca di sostenere che la colpa sua di manifestanti che andrebbero accusati di oscenità, perché non manifestano vestiti da unni come si faceva a Pontida.

Insomma, non c'è un solo post di Sasso che non configuri un tentativo di istigazione alla discriminazione basato su falsità e stereotipi di matrice neofascista.
Non meno surreale è il suo parlare di "deriva progressista". Lui vorrebbe meno progresso e più Medioevo?

Intanto prmette che tornerà a lavorare a leggi omofobe da martedì, perché lunedi un Comune sperpererà denaro pubblico per fargli promuovere il suo libretto omofobo:



Con lui ci sarà anche Massimo Gandolfini, quasi a sottolineare per chi stia lavorando Sasso.
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