Il pastore Carollo si sarebbe astenuto dal voto per contribuire a separare le famiglie altrui


Il pastore Luigi Catollo sostiene di non aver votato i referendum sui licenziamenti illeciti e quelli contro le morti sul lavoro perché vuole impedire che le famiglie possano ricongiungersi. Evidentemente è pronto a rendere orfani i figli del prossimo cauto sul lavoro pur di privare dalla mamma o dal papà i figli degli stranieri, che ovviamente sostiene sarebbero tutti criminali e vogliano "invaderci". Guarda a caso, esattamente come ama sostenere il suo amatissimo Salvini.

Insistendo sul fatto che lui farebbe qualunque cosa pur di impedire i ricongiungimenti familiari, il pastore Carollo parrebbe manifestare un cero odio verso la famiglia, alla faccia degli slogan forzanovisti che è solito recitare quando si tratta di attaccare le famiglie gay:



Ovviamente potremmo spiegare al signor Carollo che per fare del male ai figli degli stranieri avrebbe anche potuto votare "no", così da chiarire il suo astio verso le loro famiglie anziché prestarsi al sabotaggio della democrazia nel timore che gli altri non la pensassero come lui. E neppure è chiaro perché è in odio verso un quesito che avrebbe affossato anche quanti avrebbero dato più diritti ai lavoratori italiani.
E poco importa se lui sostiene di non aver problemi con gli stranieri che si dimostrano sottomessi alla sua presunta "cultura" da uomo di estrema destra, perché negare di essere razzisti e dichiarare che gli stranieri verrebbero "nel nostra Paese per delinquere" è una contraddizione in termini.

Dato che quegli stranieri vivono e continueranno a vivere in Italia anche se lui gli negherà pari diritti e pari dignità sociale, non è chiaro in che modo ritiene che prolungare il periodo in cui risulteranno ricattabili dai ricchi imprenditori italaini dovrebbe cambiare le cose a suo favore. Al massimo delle madri non potranno vedere i loro figli, dei padri verranno sfruttati peggio di schiavi e dei bambini nati in Italia avranno meno diritti rispetto ai loro compagni.
Curioso è anche osservare come il signor Carollo non si sia lamentato quando la sua amatissima Giorgia Meloni ha regalato la cittadinanza italiana al populista argentino Milei, anche se non conosce manco una parola di italiano. Evidentemente non ha problemi a regalare la cittadinanza agli amici degli amici, perché l'importante è che una madre non possa rivedere suo figlio mentre un qualche ricco italiano la farà lavorare come colf. Se invece vai in giro con una motosega e cerchi di truffare i poveri con le cripto valute, ti rendiamo immediatamente italiano.

Immaginiamo che Carollo perda il lavoro senza giusta causa. Per effetto del suo astensionismo, non verrebbe minimamente risarcito. Davanti ai suoi figli che muoiono di fame, potrebbe decidere di cercare un futuro all'estero. Secondo voi sarebbe felice se un Carollo straniero dicesse che dovrà lavorare almeno 10 o quindici anni come uno chiavo prima di poter rivedere i suoi figli?
Secondo noi non sarebbe felice. Eppure è quanto vorrebbe infliggere agli altri.
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