Indonesia. Arrestati 75 uomini accusati di essere gay, richinano 15 anni di carcere

La polizia indonesiana ha fatto irruzione in quella che le autorità sostengono fosse una “festa gay” e hanno arrestato 75 persone.
L'incursione si sarebbe verificata nella zona di Puncak. Secondo Amnesty International, il capo della polizia locale avrebbe affermato che l’irruzione sarebbe stata condotta dopo segnalazioni pubbliche di “attività gay” nel luogo.
Gli agenti avrebbero poi proceduto al sequestro di imprecisati giocattoli sessuali, quattro preservativi e una spada “utilizzati per uno spettacolo di danza”. I fermati rischiano fino 15 anni di carcere.
Wirya Adiwena, vicedirettore di Amnesty International Indonesia, ha dichiarato:
Questo raid discriminatorio in una villa affittata da privati è una palese violazione dei diritti umani e della privacy, che esemplifica l’ambiente ostile per le persone LGBTI in Indonesia. Questo raduno non ha violato alcuna legge e non ha rappresentato alcuna minaccia. Le autorità indonesiane devono porre fine a questi raid umilianti e basati sull’odio. Nessuno dovrebbe essere sottoposto ad arresti, intimidazioni o umiliazioni pubbliche a causa del proprio orientamento sessuale o identità di genere, reale o percepito. La polizia deve rilasciare immediatamente tutti gli arrestati. Il governo indonesiano deve inoltre adottare misure urgenti per garantire che le violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia siano ritenute responsabili e lavorare per creare un ambiente in cui le persone LGBTI e i loro alleati possano vivere liberi dalla paura e dalle molestie.
La legge indonesiana non vieta direttamente l’omosessualità, ma agisce in maniera più subdola attraverso ambigue "norme della moralità della comunità".