La leghista Isabella Tovaglieri spaccia un laboratorio creativo per fantomatici "corsi lgbt"

Quando non sono troppo impegnati a fomentare odio razziale, i leghisti non disegnano la propaganda omofoba. L'importante è odiare sempre qualcuno, dato che campare sull'intolleranza è certamente più facile che lavorare onestamente.
E così, la leghista Isabella Tovaglieri si è inventa fantomatici "corsi lgbt" che offenderebbero l'italica virilità di Pillon, vero maschio padano che difende il sacro patriarcato da woke e islamisti:

Che vergogna! Invece di indottrinare la gioventù salviniana ad una feroce intolleranza che potrebbe portare profitti economici ai loro esponenti, qualcuno osa far colorate delle magliette! E subito arriva chi chiede che tale offesa ad Orban sia punita con il carcere:

Peccato che la signora Tovaglieri sta mistificando la realtà. Nel suo messaggino social, un laboratorio creativo rivolto a bambini, organizzato da Arci con il sostegno pubblico, è stato descritto come “corso LGBT”. Ma non è vero, dato che in realtà si tratta di attività artistiche legate al Pride, che promuovono rispetto e inclusione.
Resta però l'evidenza dei danni provocati dall'incessante campagna omofoba orchestrata dai leghisti, che è basata sul nulla ma può fare enormi danni perché una bugia ripetuta all'infinito rischia di essere percepita come una verità.
Aizzati all'odio dalla signora Tovaglieri, alcuni suoi proseliti parrebbero fare a gara nel volergli mostrare tutto il loro degrado, datoc he Putin sarebbe probabilmente fiero di loro. E così, qualcuno si inventa accuse di "pedofilia" campate in aria, qualcun altro ostenta insulti omofobi mentre ripete a pappagallo gli slogan che Salvini ha copiato alla propaganda dell'organizzazione forzanovista di Jacopo Coghe:


La signora Tovaglieri non prova alcun imbarazzo a rappresentare simili esseri? E non pensa che aizzare dei poveri di spirito ad una potata violenza ideologica dovrebbe essere un motivo di profonda vergogna?