La pornostar ungherese Eva Hanger è la nuova eroina delle destre. Fu condannata per immigrazione illegale e sfruttamento della prostituzione


Il Secolo d'Italia sostiene ci dovrebbe interessare il parere dell'ex attrice pornografica Eva Henger a sostegno di Viktor Orban, la quale sostiene che bisognerebbe far "marcire in galera" persone a cui è stato negato un processo.
Evidentemente una pornostar che vanta due diversi mariti ben rappresentata le loro presunte "radici cristiane" in "difesa della famiglia tradizionale", anche se la destra potrebbe apprezzare anche le sue molteplici condanne. Nel 2006, è stata condannata in primo grado a 4 anni e 6 mesi di reclusione (pena ridotta in appello a 1 anno e mezzo) insieme all'ex marito Riccardo Schicchi, con l'accusa di associazione a delinquere, violazione della legge sull'immigrazione e sfruttamento della prostituzione. Secondo l'accusa, avrebbero ingaggiato ragazze dall'Ungheria e le avrebbero portate in Italia clandestinamente per farle esibire in spettacoli hard.
Nel 2015, è stata rinviata a giudizio con l'accusa di dichiarazione fraudolenta, per aver occultato 55mila euro con l'aiuto del titolare di un centro di bellezza di Roma. E sempre nel 2015 è stata rinviata a giudizio per non aver pagato e messo in regola una collaboratrice domestica.
Nel 2012, è stata condannata a otto mesi per aver diffuso la notizia (poi rivelatasi infondata) di un'indagine a carico di un avvocato per truffa e infedele patrocinio. Ha anche commentato pubblicamente il rinvio a giudizio di Miriana Trevisan per accuse di diffamazione, sostenendo di essere pronta a testimoniare.

Eppure il giornale filo-governativo scrive:



Quindi, aboliamo la magistratura e facciamo decidere alle pornostar ungheresi? E lei non dovrebbe "Martire in galera" visti i reati di cui è stata accusata?
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