La Russa insulta le opposizioni, denigrando la loro partecipazione al Budapest Pride

Ignazio La Russa pare incapace dell'imparzialità che il suo ruolo gli imporrebbe.
Guardandosi bene dal criticare le leggi anti-gay del loro amatissimo Orban, oggi prova persino a negare che un divieto ad una manifestazione pacifica sia una evidente limitazione al diritto di espressione. An zi, ne approfitta persino per insultare gli esponenti delle opposizioni che si sono recati al Budapest Prid, rei di aver difeso i diritti dei cittadini di oggi anziché essersi appellati ad una storia passata che potesse foraggiare la sua propaganda contro le sinistre:

Peccato che troppo spesso il signor La Russa si dimentichi che anche i partigiani sono morti per la sua libertà. Ed è proprio certo che gli ungheresi siano morti per dare al suo amato Orban la presunta "libertà" di poter vietare la libertà di manifestazione ai suoi cittadini?