La Tovaglieri accusa di odio le persone che lei vorrebbe deportare?


Da anni ormai assistiamo a un clima sempre più avvelenato, in cui la Lega contribuisce ad alimentare l’odio nei confronti di chi non si allinea al pensiero di Putin, spesso con toni sprezzanti, insinuazioni e accuse infamanti.
Pillon incolpa i gay per gli stupri e Sasso promette che imporrà agli insegnanti il dovere di rivolgersi al maschile alle ragazze trans. Aprono campi di deportazione in Albania e promettono di cacciare intere generazioni di etnie a loro sgradite.
Eppure la leghista Isabella Tovaglieri dice che l'odio sarebbe colpa di chi prova orrore e disgusto davanti alla loro ideologia:



Per chiamare all'odio i suoi, pubblica anche una foto probabilmente falsa, in cui mostra una schiena presa a frustate e un gruppo di persone incapucciate crete con l'intelligenza artificiale:



L'unico testimone della presunta aggressione sarebbe l'organizzatore del raduno di neofascisti , il quale sostiene fossero tutti incapucciati anche se lui partebbe dirsi certo fossero di sinistra.
Se si semina odio non si può che raccogliere tempesta. Detto questo, la violenza va sempre condannata, anche se a meritare una condanna dovrebbe essere la violenza ideologica di chi propone di deportare bambini nati in Italia o di imporre omofobia nelle scuole.



Quindi loro possono odiare perché sono populisti e gli altri dovrebbero aiutarli ad odiare perché a loro viene chiesto essere democratici? Perché è vero che la decenza imporrebbe il dovere morale di non abbassarsi al livello die leghisti, ma non è accettabile che loro vogliano fare le vittime.
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