L'Europa dei diritti si raduna in Ungheria: in migliaia al Pride vietato da Orban

Una folla oceanica si è riversata per le strade di Budapest, sfidando il divieto al Pride deciso dal leader populista Viktor Orban.
Come ogni leader di destra, il premier ungherese minaccia minaccia conseguenze legali per chi organizzerà o parteciperà all'evento, dato che la repressione tipica i ogni dittatura. E così, minaccia un anno di carcere e fino a 500 euro di multa per ogni partecipante.
ma le minacce non hanno fermato un popolo che si è radunato per manifestare a sostegno dei diritti umani, mentre i neonazisti ungheresi hanno bloccato uno die ponti della città. Ovviamente loro non rischiano nulla, perché nell'Ungheria di Orban male manifestazioni neonaziste vengono considerate del tutto lecite.
Alla manifestazione sono di decine di eurodeputati. La delegazione più nutrita è quella in arrivo dalla Spagna e rappresentata dalla vice prima ministra, Yolanda Díaz, e dal ministro della Cultura, Ernest Urtasun.