L'odio di Orban contro il Budapest Pride: "Spettacolo ripugnante ordinato da Bruxelles"


Centinaia di migliaia di cittadini hanno sfidato le ripugnanti leggi anti-gay pretese da Orban, animando un Budapest pride che ci ha regalato lo spettacolo di un'Europa dei diritti ha battuto l'odio dei populisti.
Ma si sa che i populisti non amano le sconfitte. In quel loro campare di promesse di deportazioni, remigazioni, selezioni etiche e altre oscenità, il presidente Orban ha voluto far leva sul suo elettorato più neofascista affidando ai social un messaggio in cui definisce "ripugnante e vergognosa" la manifestazione per i diritti lgbt tenutasi nella capitale ungherese.
"Drag queen sul palco, uomini con i tacchi, volantini sulla terapia ormonale… Questo non è orgoglio, è vergogna", ha scritto sui social. Poi ha attaccato Bruxelles e l’opposizione ungherese, sostenendo abbiano "ordinato" l’iniziativa.
Ma se lui continua a intascarsi soldi europei con cui violare la nostra Costituzione e i nostri principi., ha cercato di far leva sull'antieuropeismo di quei gruppi neofascisti che lui lascia liberi di manifestar edavanti ai bambini: . A suo dire, quanto si visto rappresenta "ciò che accadrebbe in Ungheria se non ci fosse un governo nazionale a proteggere la nostra sovranità", con conseguenze che spaziano dall’immigrazione ai servizi pubblici fino alla guerra in Ucraina.
Insomma, Orban vuole piacere a chi odia i diritti, a chi odia la libertà e chi ripugna la libertà di espressione. E cerca di piacere a Putin, eroe di leghisti e neonazisti ungheresi che tanto vorrebbero aiutarlo a distruggere la nostra unione.
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