Pillon augura deportazioni e morte a chi contesta l'omofobia di Orban


Il leghista Simone Pillon sostiene che il suo anatissimo Orban avrebbe «vietato la propaganda gaia sui bambini» e che i gay inosserebbero «tutù e le paillettes». In pratica, sta cercando di corrompere la gioventù salviniana a stereotopi dannosi e a insulti basati sull'odio.
Ma dato che lui gradisce anche chiunque massacri civili e bambini mussulmani, se esce sostenendo che i gay dovrebbero andare in Iran anziché manifestare per i loro diritti in Europa, chiarendo che il suo «sogno» è che i suoi colleghi integralisti li uccidano. E lui sognerebbe anche che Orban possa mostrarsi più nazista di Hitler, auspicando che siamo «arrestati dalla polizia di Orban ed estradati in Iran o in Palestina, ancora con indosso i tutù e le paillettes, così da gustare l'ospitalità dei loro amici».



Pare davvero preoccupante il degrado di leghisti che, con odio e rancire, augurano ai propri connazionali di essere estradati in un Paese che pratica tortura e pena di morte. E preoccupante è l'odio a cui l'ex senatore sprona leghisti disposti a scrivere commenti come questi?











Pillon sarà fiero di piacere a chi vuole picchiare o bruciare i gay? E perché Giorgia Meloni non ha da ridire cintro chi agura la morte ai figli altrui? Ma, soprattutto, i leghisti sono davvero così stupidi da poter credere che un orientamento sessuale possa essere "propagandato"?
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