Pillon torna ad attaccare Zuppi, sostenendo che la Chiesa dovrebbe rinunciare a salvare la vita ai "clandestini" per trarne profitto economico

Il leghista Simone Pillon non è mai stato un sostenitore del cardinal Zuppi, non ama certamente i gay e non pare tollerare quei migranti che osano sopravvivere alle acque del Mediterraneo. E così, oggi sostiene che i leghisti non darebbero più soldi alla Chiesa perché temono possano essere usati per salvare la vita ai naufraghi che rischiano di affogare in mare. Precisa anche che lui preferirebbe fossero riservati a quei privilegiati bianchi a cui il suo Governo Meloni non è in grado di garantire pieni diritti.
Definendo "clandestini" quelle persone che i Vangeli definiscono "prossimo", è con i suoi soliti toni rancorosi che Pillon scrive:

Insomma, Pillon non vuole che si salvi la vita ai migranti che affogano. Non vuole che si contesti l'ideologica definizione che Salvini pretendeva fosse inserita sulle carte d'identità. Coonestata chi ama il prossimo suo e praticamente sostiene che per soldi bisognerebbe essere pronti a rinnegare Gesù.
Il solo fatto che Pillon definisca "zecca" chi non è di estrema destra, che sostenga che l'orientamento sessuale sarebbe "moda" o che bisognerebbe disprezzare chi salva la vita a degli esseri umani è abbastanza surreale, soprattutto perché lui vorrebbe persino essere considerato "cristiano"...
E Pillon ci spieghi. Secondo lui, lo scandalo della Chiesa non sarebbero i molteplici casi di pedofilia ma il fatto che salvino vite umane contro il volere delle destre? ne è proprio convinto?