Salvini: «La missione della Lega sarà rivedere e circoscrivere il reato di tortura»

La nuova «missione della Lega» sarà «rivedere, circoscrivere, definire il reato di tortura». Lo dichiara il ministro alle infrastrutture, Matteo Salvini.
Sei mesi fa ha tentato di inserire uno scudo penale per le forze dell'ordine all'interno del suo cosiddetto "ddl sicurezza". Poi cercò di promette il gratuito patrocinio per gli agenti accusati di commettere reati durante il servizio, iniziando una escalation di propaganda basata sul promettere sempre maggior impunità per i poliziotti che violano la legge.
Ora promette che lui tenterà di eliminare il reato di tortura, che in Italia fu introdotto solamente nel 2017 a causa dell'opposizione portata avanti dalle destre, a nome della polizia penitenziaria. Peccato lo abbia dichiarato mente un ragazzo migrante di appena 22 anni si è impiccato solamente lunedì scorso, divenendo il 38° suicida nelle carceri italian, e mentre i commissari che hanno ispezionato il carcere di San Vittore abbiano parlato di «una vergogna per uno Stato di diritto compiuto».
Ma nel corso dell’incontro organizzato dalla Lega alla Camera, Salvini ha sostenuto che «il decreto sicurezza non è un punto di arrivo ma una tappa, soprattutto nelle carceri» e che lui metterà mano al reato di tortura perché «bisogna permettere alla penitenziaria di fare il suo lavoro».
Assicura poi che lui imporrà unaa «tutela processuale» per gli agenti e l’introduzione del taser nelle carceri, come strumento a disposizione dei poliziotti penitenziari.