Secondo le toghe nere, l’Italia non avrebbe alcun obbligo di assegnare porti sicuri

Mattini Salvini continua a ripetete che i giudici sarebbero fantomatiche "toghe risse", ma parrebbero molto nere le motivazioni che hanno portato alla sua assoluzione nel caso Open Arms. Secondo le toghe, l'Italia non avrebbe avuto alcun obbligo di concedere porto sicuro ai naufraghi salvati dalle acque e sarebbe compito di chi salva vite sgradite a Silvia Sardone l'onore di trovare chi li voglia far scendere. Se nessuno li vorrà, evidentemente dovranno essere ributtati in mare in nome delle nostre "radici cristiane".
Le toghe sostengono che Salvini dovesse limitarsi a non respingere la nave "verso Paesi nei quali i migranti avrebbero corso il rischio di subire i pregiudizi alla propria vita" e che la nave avrebbe dovuto trasportare i naufraghi in porti spagnoli perché era spagnola e dunque "la Spagna, e non l'Italia, era tenuta a tutelare i diritti delle persone a bordo e, dunque, in linea di principio, anche a fornire l'approdo in un Place of safety".
Esulta CasaPound, che sostiene che la sentenza potrà aprire nuovi scenari verso un nuovo razzismo di stato. Cercando di alimentare odio verso chi salva vite umane asserendo che sarebbero "traghettatori" e non soccorritori, la signora Totalo scrive:

Secondo la sentenza, sarebbe stata Open Arms a sbagliare "nel non cercare altre soluzioni" per compiacere i rifiuti di Salvini. I pm stanno valutando l'eventualità di fare ricorso in appello contro la sentenza di assoluzione.