Si parla di una vittima di stupro, ma la Totolo non le risparmia offese transfobiche

La signora Francesca Totolo parrebbe vivere di cieco rancore contro chiunque non sia bianco, eterosessuale e di estrema destra. Ma suscita un certo imbarazzo trovarla impegnata ad insultare la vittima di uno stupro, provando persino a mettere a frutto la violenza da lei subita per istigare razzismo.
Evidentemente conscia che la penna può ferire più dei manganelli, la nera signora di CasaPound si premura di parlare al maschile delle donna stuprata, così da invitare i suoi seguaci a mancarle di rispetto. E dato che odia anche gli stranieri, li definisce "clandestini" secondo la prassi dagli abusivi di CasaPound . E già qui verrebbe da chiedere a Salvini perché non li abbia ancora sfrattati dato che da mesi giura che con la sua legge li si potrebbe sbattere in mezzo ad un strada un meno di mezz'ora...
Ma dato che tutti va messo a frutto per il proprio profitto, la nera signora cita ingiustificatamente Alessandro Zan, quasi come se dovesse c'entrare qualcosa con i fatti. Stessimo alla sua logica, probabilmente anche dovremmo chiedere spiegazioni alla signora Totolo per ogni stupro commesso da fascisti, si ogni abuso sommesso da preti pedofili o di ogni reato riferibile agli italiani di estrema destra.

A dir poco inaccettabile è il commento della su proselita. Perché se è vero che la signora Totolo fattura grazia del consenso di violenti e intolleranti, le ingiurie e le offese vomitate dalla signora Isa verso una vittima di stupro paiono di un degrado difficilmente accettabile.
Stando alla teoria di Pillon, la signora Isa merita di essere madre perché non è gay e solo a loro bisognerebbe vietare il diritto di poter crescere figli.
La vicenda risale alla sera dell’11 maggio del 2024. Intorno alle 22, secondo quanto ricostruito dalla Procura, i due concordarono la prestazione sessuale. Ma in poco tempo il tutto si trasformò in stupro e tentata rapina. Le urla della vittima vennero sentite da un testimone oculare. Sul posto intervennero i carabinieri intorno alle 22,30, trovando la 45enne, in corso di transizione sessuale, in "evidente stato di agitazione e confusionale parzialmente svestita nella parte superiore".
Considerati i risvolti psichici e fisici sulla vittima, il pm Stefano Dambruoso ipotizzò il "movente transfobico della gravissima violenza". La Corte d’Appello non ha riconosciuto l'aggravante, riducendo i 6 anni e 6 mesi di reclusione stabiliti in primo grado a 4 anni e 6 mesi.
Ci fosse stato il ddl Zan, quell'aggravante non sarebbe stata a discrezione del giudice, motivo per cui è abbastanza assurdo che la Totalo incolpi lui per gli esiti dell'affossamento della legge da parte di Lega e Fratelli d'Italia. Ed è loro che il tunisino dovrà ringraziare per lo sconto di pena ottenuto.
L'impressione è che la Totolo volgia far leva sui pregiudizi dei suoi seguaci, i quali credono che abbiano ragione i fascisti a sostenere che tutti gli immigrati sarebbero automaticamente degli stupratori:

Peccato che basterebbe osservare che il crimine è crimine indipendentemente dal fatto che a compierlo siano stati immigrati o alpini ubbriachi e il loro castello di carte crollerebbe. Infatti non bisogna scegliere tra immigrati e transgender, ma far rispettare la legge a tutti ed evitare di incolpare innocenti per crimini commessi da altri.
Eppure il signor Giovanni afferma candidamente che lui è indeciso se stare con la legge o con i criminali, perché evidentemente odia gli immigrati ma gli fa piacere sapere che delle donne trans vengano stuprate.