Siamo già in regime? Secondo sasso, andrebbe negato il patrocinio pubblico a chi contesta la Lega

Il leghista Rossano Sasso si è sempre detto entusiasta per i milioni che il Governo Meloni ha sperperato in inutili campi di deportazione in Albania, ma poi si straccia le vesti perché il Comune di Catanzaro sovvenzionerà il Pride con duemila euro.
Nonostante la sua ostentata omofobia sia cosa nota, pare davvero vergognoso il suo sostenere che i Pride sarebbero "manifestazioni ideologiche LGBTQI contro il Governo e contro la Lega". Una tesi assurda, ma che implica il suo sostenere che lo stato dovrebbe cercare di impedire ogni forma di dissenso perché la Lega ha deciso di puntare sull'omofobia come strumento di propaganda. Ma ciò significherebbe essere in un regime in cui il potere vuole mettere il bavaglio ai cittadini.
Non ancora soddisfatto, Sasso prova anche a diffamare i cittadini che partecipano ai Pride, sostenendo che "spesso si trasformano in atti osceni in luogo pubblico". Una falsità, che parrebbe fondata sul suo squallido tentativo di avvalorare le mistificazioni ideate da gruppi neofascisti.

Dato che lui ama usare i bambini per propaganda, si dice "preoccupato" da chi insegna il rispetto nelle scuole, arrivando a vantarsi del suo emendamento omofobo contro una fantomatica "ideologia gender". L'occasione diventa poi propizia per offendere i gay attraverso la volgare accusa di voler mettere le mani sui bambini.
Il pubblico a cui viene indirizzata quella propaganda parrebbe costituito da persone che etichettano i gay come "f*ci" e "pervertiti", sostenendo che sarebbe per colpa di duemila euro di patrocinio che la sanità sarebbe al tracollo.

Lo saprà il signor Ezzellino che in Lombardia ci sono banali esami clinici per cui è impossibile anche solo prenotare perché le liste di attesa vanno ben oltre l'anno? Lo saprà che ad essere avvantaggiata dai leghisti è la sanità pubblica? E davvero crede che duemila euro siano la cifra che potrebbe fare la differenza?