Il legista Sasso nega di essere omofobo mentre si inventa che attivisti trans farebbero "educazione sessuale a bambini di 6 anni"

Il leghista Rossano Sasso pare surreale mentre si dice mortalmente offeso da chi lo definisce omofobo. Forse, se non andasse in giro a dire che i Pride sarebbero pornografici, che i gay vorrebbero mettere le mani suoi bambini o che delle banali scale arcobaleno offenderebbe i figli degli immigrati che si dicono contrari all'articolo 3 della Costituzione, probabilmente non verrebbe definito tale.
Facendo sfoggio dello stucchevole vittimismo tipico dei leghisti, il sottosegretario leghista scrive:

Bhe, se non vuoi che un attivista trans vada nelle scuole perché temi che i ragazzi possano crescere senza pregiudizi, forse sei omofobo. E se se sei un sottosegretario che per istigare odio si inventa che gli attivisti trans vadano "in una prima elementare a fare educazione sessuale a bambini di 6 anni", probabilmente stai irridendo il ruolo che ti è stato opinabilmente affidato.
E se lui sostiene di battersi per chiedere "semplicemente che le famiglie vengano informate preventivamente e decidano loro sull'educazione dei propri figli", il fatto che voglia permessi solo contro ogni forma di educazione sessuale, di educazione al rispetto o di prevenzione della violenza sulle donne è sospetto. La verità è che lui vuole imporre una legge che neghi una sana educazione ai figli che hanno già avuto la sfortuna di avere genitori sessisti, fascisti o omofobi.
Non ci pare neppure che lui voglia "criticare" una fantomatica "drag queen" che lui sostiene avrebbe fatto "lezione a dei minorenni e propaganda politica", dato che la vuole vietare per legge mentre sostiene che i genitori mussulmani debbano stare zitti quando la lega vuole imporre simboli cattolici ai loro figli.
Insomma, Sasso parrebbe voler rigirare la frittata per conquistarsi un posto nel cuore degli omofobi. Peccato che a quel punto paia molto poco credibile il suo dire che quelle sarebbero "idiozie", sostenendo peraltro che bisognerebbe "dare possibilità di replica" ai leghisti, dato che loro sono loro e mica sono quei gay che lui accusa quotidianamente delle peggiori cose senza mai dare loro il diritto di replica.
Quindi potrà fare la vittima, la verità è che lui è contro la libertà di poter ricevere una sana educazione, è contro il principio di eguaglianza che dovrebbe tutelare i figli dei bigotti, è contro la discussione politica che non sia orientata alla promozione del populismo ed è contro chi racconta le proprie convinzioni ai giornali.
Più che "avanti tutta", pare che sasso vorrebbe riportarci indietro nel Medioevo.