Nelle Carceri di Prato arrivavano droga e cellulari, ma la Lega pensa solo ai migranti

La leghista Isabella Tovaglieri non pare avere problemi con i detenuti del Carcere di Prato, che pare si facessero recapitare cellulari e droga dai loro familiari con la complicità degli agenti della penitenziaria:

Però cita a casaccio Ilaria Salis, sostenendo che sia una vergogna che i migranti facciano le stesse cose dei "patrioti" detenuti nel patrio carcere di Prato:

La signora parrebbe voler sostenere che tutti i migranti andrebbero ritenuti criminali, perché un singolo marocchino 38enne avrebbe lanciato una pallina da tennis contenenti otto grammi di hashish e cento euro in contanti verso un’altra area del Centro per i rimpatri di Torino, dove rinchiuso da alcune settimane.
Eppure la leghista scrive "arricchimento culturale" in un'evidente tentativo di promuovere ideologie suprematiste, cercando di far credere che i Cpr siano carceri. Peccato che i Cpr non dovrebbero esserlo, dato che sarebbe illegale detenere persone senza una condanna.
Alla leghista si potrebbe provare a spiegare che i Cpr non sono "prigioni etniche", sono gabbie disumane che alimentano odio e degrado. E chi ne chiede la chiusura non vuole “liberare criminali”, ma costruire percorsi di inserimento e legalità.
La Tovaglieri penserà che carcere, deportazioni, arresti e oppressione siano la risposta a tutto. Altri credono che la legalità si ottenga con integrazione e contrasto al razzismo. Pare inaccettabile che lei voglia imporre il suo pensiero solo perché gran parte del suo elettorato è fieramente razzista, anche perché fabbricate paura e rancore non fa bene al Paese.