Secondo la leghista Sardone, il problema dell'Italia sarebbe il "velo islamico nelle scuole"


Secondo la leghista Silvia Sardone, il principale problema dell'Italia sarebbe il velo islamico nelle scuole".
In fondo hanno già risolto il problema del lavoro stabilendo che chi manifesterà verrà arrestato. E riguardo alle accise, manco rispondono a chi per la seconda volta ha creduto alla loro promessa di eliminarle. E così, risolti tutti i problemi, hanno tempo per promuovere leggi che vietino simboli confessionali diversi dai crocefissi che vorrebbero imporre in tutte le aule scolastiche.



La leghista sostiene che lei vedrebbe "delle bambine della scuola materna o delle elementari" che verrebbero costrette a poetare il velo. Un tesi curiosa, dato che le donne mussulmane iniziano generalmente a portare il velo con l'inizio della pubertà.
Se il leghista Sasso non si battesse per vietar l'educazione sessuale nelle scuole, forse qualcuno avrebbe potuto spiegare alla signora Sarone che ben poche "bambine di 5 o 6 anni" hanno raggiunto la pubertà. E se è vero che lei è molto concentrata su come il suo Salvini vorrebbe stringere la mano di Netanyahu, anche nelle foto delle bambine bombardate da Israele non è difficile osservare che nessuno di loro porta il velo.



Tanto basterebbe a comprendere che in realtà i bambini non c'entrano nulla, la Sardone vorrebbe una legge che vieti alle donne di potersi vestire come preferiscono. E dice che lo direbbe perché sarebbe fermamente convinta "che una donna libera, con la temperatura che abbiamo in questi giorni, abbia voglia di andare in giro" con veli che lei definisce "sacco della spazzatura".
Premesso che insultare i simboli religiosi altrui rischia di sottolineare la sua incapacità al rispetto, è curioso che la Sardone non dica che le suore non sarebbero libere perché indossano il velo anche con questo caldo esattamente come tante signore anziane che vanno a messa col capo coperto da un velo.

Seguono frasi senza senso che parrebbero derivare da un maldestro copia-incolla, salvo poi sostenere che la Franci vieterebbe il velo. Peccato che la Francia vieti anche i crocefissi e c'è differenza tra vietare tutti i simboli religiosi nelle scuole (che è una scelta anche condivisibile) e il voler vietare solo i simboli degli atri dopo aver affisso crocifissi sui muri.
Si inventa così che "la libertà delle donne passa anche dal rifiuto del velo islamico che è un simbolo di oppressione", motivo per cui leu e Sasso impediranno lezioni volte a contrastare il sessismo e vieteranno la libertà di poter indossare il velo a chi volesse farlo per scelta.

Con un crocefisso al collo e un poster del Senato alla spalle che potesse far pensare che fossero al lavoro, la signora Sardone ha anche confezionato un video di propaganda realizzato insieme al leghista pugliese Sasso in cui promettono che loro vieteranno i mussulmani nelle scuole:


Curioso è che una legge che mira a vietare la libertà religiosa si conclusa con la Sardone che grida "Libertà" e parla a nome delle donne dopo aver deciso di non votare la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne.
Risulta molto fazioso anche un Rossano Sasso che sostiene che sarebbe per colpa die mussulmani che i bambini non vengono fatti pregare durante le ore di lezione, quando in realtà è la laicità dello stato che lo imporrebbe e oltre ai mussulmani esistono anche gli atei, i buddisti o gli induisti. Il fatto che loro odino i mussulmani più di altri non significa che sia colpa loro per tutto ciò che accede nel mondo, anco più se l'accusa è quella di applicare i principi della Costituzione italiana.
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