Il Secolo d'Italia prova ad inventarsi "teorie del complotto" ai danni dei neonazisti tedeschi

Da quanto i servizi segreti tedeschi hanno certificato la matrice neonazista dell'Adf, Lega e Fratelli d'Italia parrebbero sgomitare per cercare di essere associati a loro. Pare infatti che il loro elettorato ritenga un merito essere vicini ai gruppi xenofobi, omofobi, razzisti, sionisti o filo-nazisti.
E così, la stampa meloniana cerca di inventarsi un a teoria del complotto volta a sostenere che qualcuno vorrebbe fermare i loro alleati neonazisti.

Nelle settimane antecedenti le elezioni locali in Renania Settentrionale-Vestfalia, sei candidati AfD sono morti. René Herford è morto per insufficienza renale, Patrick Tietze per suicidio e altri per cause naturali. La polizia tedesca conferma non esista alcun indizio di crimine.
Eppure Il Secolo d'Italia prova a sostenere improbabili "ipotesi di complotto", anche se quei decessi rientrano nella statistica e ci siano persone morte iscritte nelle liste di altri partiti. In fono l'elettore di destra mica legge, ma crederà a quello che si insinua nel titolo scritto in grande.