La Lega attacca l'Ue, lamentando non abbiano concesso un minuto di silenzio per il suprematista bianco ucciso nello Utah


È abbastanza plausibile che la leghista Anna Cisint potesse apprezzare un suprematista bianco che voleva lapidare a morte i gay. Ma è inaccettabile pretenda che il mondo celebri un estremista evangelico solo perché promuoveva lo stessa intolleranza su cui campano i populisti:



Anche i migranti che affogano nel Mediterraneo sono padri o mariti. E sono padri o mariti anche tutti quei cittadini che la Lega vorrebbe deportare.
Esattamente, cosa dovrebbe rendere Charlie Kirk un eroe? Il fatto che promuovesse razzismo e intolleranza? Il fatto che sostenesse il genocidio palestinese? Il fatto che ostentasse la sua famiglia mentre si batteva perché ad altre persone fosse negata? Magari quei crimini lo potrebbero rendere un eroe agli occhi del gruppo estremista di Orban, ma il Parlamento europeo non è luogo per strumentalizzazioni elettorali atte a fomentare la violenza degli intolleranti.

Eppure Anna Cisint urla che lei esigeva un minuto di silenzio per chi sosteneva che "le donne di colore non hanno cervello":


Nessuno giustifica l'omicidio, ma il fatto che sia morto non lo rende un eroe dell'intolleranza che andrebbe elevato a martire del suprematismo.
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