La Lega promette nuovi manifesti che sfideranno la legalità


La propaganda leghista ha bisogno di inventarsi costanti nemici, contro cui canalizzare l'odio dei loro elettori. Prima combattevano contro i meridionali e il Tricolore, oggi campano di astio verso stranieri e oppositori politici.
Frignando che loro si sentirebbero "censurati" dalle leggi che gli vietano di stampare manifesti xenofobi di istigazione, annunciano che proveranno a sfidare nuovamente la legalità attraverso nuovi manifesti di istigazione all'odio contro Ilaria Salis, ormai diventa loro nemica mortale perché persona sgradita al loro amatissimo Orban:



Se chi ruba 49milioni agli italiani può andare in Parlamento, i leghisti attaccano le borseggiatrici e chi occupa edifici, ovviamente a patto che non si tratti dei neofascisti di CasaPound. Ed ovviamente si inventano che la sinistra non di occuperebbe di loro perché guarda al reato e non all'etnia di chi lo commette.
Facile è notare l'assenza di un manifesto raffigurante la Santaché, alla quale viene permesso di poter truffare l'Inps. Manca anche l'immagine della fuga di Almarirasi, organizzata dai loro ministri e finanziata con denaro pubblico. Tutto si ridice a vuoti slogan populistici, di cui loro parrebbero andare fieri.
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