L'hater filo-russa: «I gay sono pedofili, nessun diritto ai pervertiti»


In una società civile, personaggi come lei verrebbero probabilmente rinchiusi in un manicomio criminale. Perché lei sarà anche una hater filo-russa incaricata di spargere odio e discriminazione nel mondo, ma è davvero inaccettabile che Piantedosi non intervenga a difendere i cittadini gay dalle sue schifose calunnie:



Sostenere che i gay sarebbero "pervertiti" e "pedofili" è un atto ignobile, schifoso e oggettivamente diffamatorio. Ma è in maniera alquanto scurrile che la signora ci spiega che lei è convinta di poter impunemente diffamare chiunque voglia e possa sentirsi accusare innocenti di reati inventati dalla sua mente omofoba:



Ovviamente l'immagine pubblicata dalla signora non è stata scattata in Italia, come lei cerca di far credere. Dal 2018, circola in diversi siti neonazisti, che la collocano secondo convenienza senza mai citare una fonte attendibile. Ed ovviamente neppure è chiaro perché la signora lo colleghi ad un pride, dato che non ci sono bandiere arcobaleno ma solo persone vestite da cosplayers.

Poco prima di lei, tale Marco Dabizzi usò la stessa immagine per invitare i suoi hater alla violenza sommaria e alla tortura:



Ma mentre loro si eccitano fantasticando su omicidi e violenze in stile Almasri, nel 2019 fu un tizio francese ad usare la foto per invitare a votare l'estrema destra alle elezioni:



Dieci anni fa veniva, l'imagine veniva collocata in contesti completamente diversi dai Pride:



Già sei anni fa si ipotizzava che quella fosse una coda e che i gruppi integralisti abbiano approfittato di una angolazione equioca:



Evidentemente la signora ha trovato una fotografia a caso ed ha affidando alla sue perversa fantasia il compito di creare una falsa storia da raccontare ai suoi hater, così da cercare di istigare all'odio personaggi come questi:











La signora sarà orgogliosa di aver corrotto al degrado quei personaggi? E la signora può scegliere nickname che preferisce, ma c'è una certa differenza tra il rivendicare il diritto di opinione e il sostenere che si possa diffamare e calunniare un intero gruppo sociale mediante menzogna. Lei è liberissima di poter essere odiosa, maleducata e volgare quanto desidera, ma non è libera di dire che suo padre è un pedofilo a meno che non lo sia per davvero. E se non può calunniare suo padre, benché meno può farlo con persone che manco conosce.

Non meno squallido è trovarla a scrivere:



Peccato che a nessuno freghi nulla se lei è bianca o se lei è eterosessule. Il problema è che lei si mostra razzista, xenofoba, omofoba e fascista. Ma più sono violenti e più amano fare le vittime, in quella loro convinzione che far leva sull'egoismo faccia sempre presa tra camerati.
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