Pillon si getta sul cadavere di Armani, cercando di strumentalizzarlo per la sua incessante campagna omofoba


Il leghista Simone Pillon non ha perso tempo a gettarsi sul cadavere di Giorgio Armani, cercando di usarlo per la sua ossessiva campagna di istigazione all'omofoba.
Evidentemente intenzionato a fare becero sciacallaggio su un cadavere ancora caldo, se n'è uscito con una di quelle sue solite polemiche sconclusionate. E così inizia a dire che i gay dovrebbero essere "discreti", lasciando intendere che dovrebbero nascondersi per non infastidire gli omofobi. Mica come lui, che sbava persino dietro ai cartelloni in cui la sua Sydney Sweeney mostra il seno ai passanti pur di ostentare quella che sostiene sarebbe la sua spiccata eterosessualità da vero maschio leghista.
Prova poi a sostenere che Armani avrebbe sostenuto che "un uomo e una donna che si amano piacciano a tutti", lascando nuovamente intendere che che a lui non piaccia chi si ama ma non è eterosessuale.



Ovviamente Pillon omette di dire che fu Armani ad inventare gli abiti gender flud, altrimenti avrebbe perso l'occasione di usare il tred topic del momento per la sua solita propaganda di bassissima lega.



Con tutto il rispetto, a noi pare che una simile strumentalizzare dei morti finalizzata ad istigare odio contro i vivi sia di una di bassezza a dir poco agghiacciante.
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