Gli evangelici esultano per la legge che priverà gli studenti da una sana educazione affettiva

Secondo il pastore evangelico Luigi Carollo, il governo di Giorgia Meloni andrebbe ringraziato per l'oscena legge leghista che proibirà ogni forma di educazione affettiva o sessuale nelle scuole.
A suo dire, il genitore evangelico dovrebbe essere molto felice di veder decuplicate le probabilità che i figli possano contrarre malattie sessualmente trasmissibili solo perché lui ha paura che qualcuno potrebbe esseri insegnargli a non essere omofobi. Evidentemente preferiscono un figlio morto ad un figlio rispettoso che non manifesti i loro stessi sintomi di intolleranza.

Avvezzo a predicare più Jacopo Coghe che Gesù, il pastore si inventa persino il fantomatico rischio di "una contaminazione delle ideologie gender nelle scuole". Ossia teme un qualcosa che esiste solo nelle menti dei gruppi omofobi, paragonado i gay ad un virus che lui teme possa "contaminare" il figlioletto che ha fatto iscrivere ai gruppi giovanili di Fratelli d'Italia.
Per anni ci hanno tediato dicendo che il genitore omofobo avesse ogni diritto di poter educare i propri figli all'intolleranza. Ora esultano perché la Lega costringerà gli altri genitori a subire una legge che gli impedirà di poter crescere i figli come vorrebbero. Infatti non ci sarà alcuna libertà di scelta, ma l'obbligo di impedire che esperti e psichiatri possano aiutare i propri figli ad approcciarsi ad una sessualità sana.
In pratica, sarà dittatura. Ma gli evangelici esutano.