La Corte boccia il ponte di Salvini, il governo attaccale regole costituzionali


Il leghista Matteo Salvini è in attesa delle motivazioni della sentenza, ma dice di sapere che sarebbe una “scelta politica” e non una constatazione delle criticità procedurali, tecniche, economiche e ambientali. Evidentemente lo ha letto in una sfera di cristallo.
Il leghista sostiene anche che il ponte sarebbe fondamentale, nonostante fosse lui stesso a definirlo inutile solo pochi anni fa. Ed ovviamente continua a piagnucolare che ci siano regole e che loro non possano indebitare gli italiani quanto vorrebbero anche se lui ha già firmato le penali che ci costringeranno a pagare l'opera anche se i lavori non inizieranno.



Anche Giorgia Meloni prova a sostenere che sarebbe colpa dei giudici se loro non sanno produrre documentazione. Spera addirittura che i suoi l'aiuteranno a eliminare la magistratura perché ai contabili non tornano i loro conti. Tolti i controllori, lei potrà fare tutto ciò che vorrà



Quelli che lei definisce "atto di invasione" e "intollerabile invadenza" sono previsti dall'art. 100 della Costituzione, laddove prevede che "la Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo."
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