La destra polacca ferma le unioni civili: il presidente ultraconservatore non firmerà la norma


Si fanno chiamare "destra cattolica", ma nel loro agire non esiste alcun amore cristiano o alcuna considerazione della dignità umana. Esiste solo egoismo, odio e altre oscenità ideologiche che tanto piacciono ai neonazisti.
In Polonia, in combutta con le gerarchie clericali, sono riusciti ad affossare la proposta di legge sulle unioni civili che era in discussione da oltre un anno. Per loro, persino i minimi diritti che sarebbero stati riconosciuti alle alle famiglie omosessuali erano da intendersi come un attacco ai loro privilegi da eterosessuali, fieramente convinti che dai loro coito dovrebbero derivare privilegi esclusivi.
E così, il presidente polacco Karol Nawrocki ha annunciato che non firmerà la legge voluta dal governo del Primo Ministro liberale Donald Tusk. Secondo lui, si tratterebbe di “un tentativo di creare un’alternativa al matrimonio”.
Tusk è noto per essere molti vicino all'ultra-destra del PiS, esponente dell’area più nazionalista della destra polacca e convinto sostenitore della necessità di imporre che il matrimonio debba essere relegato all'unione “tra un uomo e una donna”.
Nawrocki ha così congelato la proposta approvata dal governo di centro-sinistra la scorsa settimana, imponendo le sue personali convinzioni contro il volere del popolo.

La legge era già di per sé vergognosamente omofoba, Dal testo era stata stralciata la parola “relazioni“ per lasciare posto alla dicitura “status della persona più vicina“ e “contratto di convivenza”. Ma almeno avrebbe garantito i più basilari diritti: l’accesso alle informazioni mediche del partner, l’esenzione dalle tasse di successione e donazione, la possibilità di presentare dichiarazioni dei redditi congiunte, la comproprietà dei beni e congedi lavorativi per assistere il compagno o la compagna.
Troppo secondo la Chiesa cattolica polacca, ferma nel considerare le unioni civili un “cavallo di Troia” verso il matrimonio egualitario.

La nomina di Nawrocki era stata salutata con particolare favore da Matteo Salvini, che corse sui social a scrivere: «Ottime notizie dalla Polonia! Congratulazioni e buon lavoro al nuovo presidente Karol Nawrocki, premiato dal voto libero e democratico dei cittadini polacchi, con buona pace dei burocrati di Bruxelles e di tutti quei media che da giorni lo definiscono estremista».
Infatti il suo alleato è così "democratico" da impedire che le leggi votate dal parlamento possano entrare in vigore contro il volere delle lobby che si definiscono "cattoliche".
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