Pillon e il Vangelo secondo Tinder


Dal 2000 al 2011, si sono registrati complessivamente 2.061 femminicidi. Ma il leghista Simone Pillon sostiene che non ce ne dovremmo occupare in virtù di come lui odi il femminismo. A sostegno della sua tesi, ha anche pubblicato un assurdo post in cui parrebbe sostenere che picchiare le donne faccia cuccare come pazzi:



Che vorrebbe dimostrare? Che alcune donne guardano le foto e non leggono il testo al pari degli uomini? Che tutto sommato va bene menare le donne?
Esattamente, quale dovrebbe essere il senso di quel messaggio, oltre il patetico tentativo di ostentare il proprio odio verso chi difende i diritti delle donne?

Al solito, esistiamo a un fantomatico "esperimento sociale" da mistificare per sostenere ciò che si è già deciso in partenza. Il ragazzo scrive su Tinder “ho picchiato una donna” e riceve dei match. Nella logica del signor Pillon, ciò significa che il femminismo sarebbe spappolato.
Non c'è alcuna metodologia nel suo parlare: solo un aneddoto da TikTok trasformato in crociata morale. Loro non analizzano, loro vogliono solo puntare il dito, magari contro le donne, i diritti o la libertà. E poi la poco edificante perla finale: la metafora della Panda e della Ferrari. Evidentemente il Vangelo secondo Tinder gli è più comodo per proporre meno amore verso il prossimo. Ed i frutti sono questi:



In quel "tutte" rientrerà anche la signora meloni, la signora Venenzi o le figlie di Pillon? Oppure vanno insultate solo le donne che si lamentano se un maschio di destra le picchia o le uccide perché le considera di sua proprietà?
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