Secondo Belpietro, Giorgia Meloni è un uomo "durissimo" che "irride" gli organi di controllo


I cento voti di fiducia che Giorgia Meloni ha usato per blindare i suoi testi di legge parrebbero una chiara dimostrazione del suo astio verso la democrazia. E quindi, forse dovrebbe stupiscici troppo trovarla a sbraitare che sarebbe inaccettabile che la Corte dei Conti eserciti il suo ruolo di controllo se lei ha deciso che Salvini deve poter disporre di enormi quantitativi di denaro pubblico senza manco avere fra le mai la documentazione richiesta.
Lo sottolinea Belpietro, usando solo termini al maschile dato che la signora Meloni non ana essere definita al femminile per non scontentare misogini e fan del patriarcato:



Secondo Belpietro, la nera sovrana avrebbe anche "irriso" i giudici, sostenendo che a lei sembra normale produrre documenti che presentino link a caso anziché estrarre le conclusioni che si sarebbero volute sostenere. Evidentemente fare i bulli è più facile che produrre una documentazione coerente, anche se non pare che l'uso del computer abbia collegamenti con chi ha ravvisato una "documentazione carente, pareri chiave senza una firma, progetto vecchio e soprattutto mancano atti che definiscano come sono stati quantificati i costi dell'opera tutti a carico dello Stato e calcolati senza computo metrici".

Preoccupanti sono anche i risvolti sociali del suo agire. Se un "signor presidento" può irridere i controllori, perché il ragazzino 16enne non dovrebbe poter fare altrettanto davanti aa carabinieri o pubblici ufficiali? Se il potente può sfottere l'autorità, perché mai loro dovrebbero mostrare rispetto? Ed esattamente, su quali basi il signor Belpietro avrebbe stabilito che il governo non abbia prodotto una documentazione pessima e che ogni loro fallimento sarebbe sempre colpa degli altri?
Commenti