Texas, i giudici potranno rifiutarsi di celebrare matrimoni egualitari per motivi religiosi

Una recente sentenza della Corte Suprema del Texas rappresenta un pericoloso passo indietro nella lotta per i diritti civili delle persone LGBTQ+. Ai giudici dello Stato sarà consentito rifiutarsi di celebrare matrimoni egualitari, invocando motivi religiosi come giustificazione. Pubblici ufficiali saranno legittimati a discriminare legalmente i cittadini sulla base di credenze personali, limiando i dirtti di cittadini a cui sarà negato l'accesso ai propri diritti.
La decisione non è un caso isolato, ma fa parte di una più ampia offensiva conservatrice guidata dalla destra trumpiana che vuole smantellare i progressi ottenuti in anni di lotte per la parità. Tornano in auge argomentazioni surreali secondo cui i matrimoni tra persone dello stesso sesso minacciano la “libertà religiosa” o che il matrimonio dovrebbe rimanere un’unione esclusiva “tra un uomo e una donna” per motivi di fede.