Vannacci dichiara che chi inneggia al nazismo sarebbe "uno dei nostri"

Vannacci ama fare discorsi populistici. Oggi prova a sostenere che loro vorrebbero carcere e lavori forzati per "i loro" che commettono omicidi. Ovviamente il riferimento è agli ultrà che hanno ucciso l'autista del bus che trasportava i tifosi del Pistoia basket e non certamente ai loro ricchi elettori, dato che per la Santanché o per gli evasori fiscali sono previsti immunità e condoni.

L'aspetto più inquietante è che Vannacci dichiari candidamente che chi posta immagini di Mussolini ed esalta Hitler e il nazismo sarebbe "uno dei nostri".
Curiosa è anche la sua teoria sul fatto che i delinquenti andrebbero "terrorizzati" e non educati al rispetto delle regole. Peccato che la teoria del terrore sia quella che domina gruppi terroristici e dittatori, non certamente una democrazia. E forse gli si potrebbe spiegare che "parlare chiaro" non significa necessariamente dire la cosa giusta, ma solo cercare di ingannare gli analfabeti funzionali con discorsi semplicistici che neghino tutte quelle complessità di cui dovrebbero occuparsi i politici. Perché è facile dire che chi ruba va in carcere, ma che fa se un bambino ruba una ciliegia sull'albero del vicino? Lo condanna ai lavori forzati perché ha semplificato troppo il tema?