I trumpiani perdono a New York. Pillon invita gli hater leghisti all'odio religioso


Il leghista Simone Pillon sostiene che Trump sia il più grande cristiano di tutti i tempi. Infatti ha due mogli, va a prostitute, finanzia genocidi, promuove discriminazioni, incoraggia l'odio omofobico ed attua deportazioni arbitrarie. Ma dato che fa tutto quello con la Bibbia in mano, andrebbe ritenuto un eroe del cristianesimo.
Di contro, il nuovo sindaco di New York andrebbe disprezzato perché mussulmano. Si cita a casaccio l'11 settembre per sostenere che i mussulmani sarebbero terroristi e si vita la religione come strumento d'odio:



Peccato che le convinzioni religiose non dovrebbero interferire con la politica, anche se è vero che la Lega ama sfruttare la religione come se fosse una ideologia identitaria finalizzata alla promozione dell'intolleranza religiosa. Ed infatti i mussulmani vanno bene se solo se leghisti, a dimostrazione di come l'odio religioso venga usato come pretesto per imporre la loro ideologia:



Mamdami ha proposto una città che non sia riservata ai soli ricchi, con trasporti pubblici gratuiti, blocco degli affitti fuori controllo, tassazione progressiva sui grandi patrimoni e politiche ambientali sostenibili. Insomma tutte cose lontane anni luce dell'ideologia leghista.
Ma Pillon sostiene che bisognerebbe votare in base alle convinzioni religiose del candidato, non ai programmi e magari pretende persino che i leghisti siano ritenuti cristiani nonostante le loro opere e la loro ideologia parrebbe dimostrare il contrario.
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