Il giornale di Belpietro vorrebbe difendere lo stupro virtuale?

Il giornaletto di Belpietro basa il suo fatturato su l commercio di odio, razzismo e omofobia, cercando di legittimare ogni più violenza forma di intolleranza e dii degrado morale. E dato che la diffamazione fa dare soldi facili, oggi li troviamo a diffamare Luciana Littizzetto senza manco provare ad argomentare i loro attacchi.

Considerando il monologo di domenica scorsa, c'è da sperare che il loro parlare di "bordate pure a gente comune" non sia una difesa dello stupratore virtuale che usa l'intelligenza artificiale per spigliare donne famose senza il loro consenso.
Se è abbastanza imbarazzante che l'attacco non fornisca le indicazioni necessarie per comprendere che cosa si stia attaccando,l'ipotesi sarebbe anche verosimile dato che Antonello Piroso è uno di quei signori che accusa le donne di offendere il "maschio bianco" dedito alle molestie:

Anche sul caso specifico prese le difese dello stupratore virtuale che si diveriva a spogliare delle donne senza il loro consenso:

Prendessimo la fotografia di Antonello Piroso, gli mettessimo un corpo rachitico e un pisellino di due centimetri, direbbe la stesse cose? Sarebbe felice di sapere che i suoi figli e sua madre potrebbero vedere quel disegnino creato senza consenso? E sarebbe felice se qualcuno prendesse la goto di su madre e la esponesse nuda sui social in modo che qualcuno di possa masturbare mentre la guarda. Oppure il suo presunto discorso vale solo quando è il "marchio bianco" a violentare il corpo delle donne?