La Chiesa di Norvegia chiede scusa alla comunità lgbt per l'omofobia da loro promossa in passato

La Chiesa di Norvegia si è scusata con la comunità lgbt+ per i decenni di discriminazione a cui li hanno condannati. Lo ha fatto attraverso il presidente Olav Fykse Tveit, il quale ha espresso le sue scuole dal London Pub di Oslo, teatro di una sparatoria che provocò la morte di due uomini durante i festeggiamenti del Pride del 2022.
Tveit ha sottolineato come la Chiesa evangelica luterana abbia “inflitto vergogna, torti gravi e dolore agli omosessuali” e ha ringraziato coloro che si sono battuti per il cambiamento. “La Chiesa in Norvegia ha imposto vergogna, grande danno e dolore. Questo non sarebbe dovuto accadere, ed è per questo che oggi mi scuso”, ha dichiarato.
Nel 2023 era stata la Chiesa d’Inghilterra, che rappresenta 85 milioni di anglicani in tutto il mondo, a scusarsi per il trattamento “vergognoso” riservato alla comunità gay. Ed è stato lo scorso agosto che la Chiesa Unita del Canada, ovvero la più grande confessione protestante del Paese, ad aver fatto altrettanto: "Non siamo riusciti a celebrare e a gioire di tutta la vostra meravigliosa Creazione. Abbiamo ferito le persone invece di cercare la pienezza. Ci dispiace. Noi, la Chiesa Unita del Canada, esprimiamo le nostre più sentite scuse a tutti coloro che hanno subito omofobia, transfobia e bifobia all’interno della Chiesa Unita del Canada".