La Lega vuole imporre licenze ai barbieri nella speranza di togliere lavoro a bengalesi, cinesi e magrebini

Il capogruppo leghista Riccardo Molinari ha proposto di "contingentare progressivamente" le abilitazioni professionali per barbieri e parrucchieri. In altre parole, vogliono limitare per legge chi potrà tagliarci i capelli. Evidentemente alla Lega non piace il libero mercato, la concorrenza e la libertà economica.

Il senatore Claudio Borghi ha spiegato che il cittadino andrebbe obbligato a dover pagare i parrucchieri di etnia gradita a Vannacci nella speranza di impedire che gli immigrati possano lavorare onestamente. Così magari lui li porterà alla fame e si potrà lamentare che non lavorino...

Se la scuola sarà servita a qualcosa, sarà il cittadino che potrà preferire un parrucchiere rispetto ad un altro. Sostenere che per legge si dovrebbe abolire la concorrenza e costringere i cittadini a rivolgersi unicamente a cittadini di etnia gradita a Vannacci nella speranza di danneggiare i cittadini di origine straniera è aberrante.
Inoltre è facile pontificare quando alla Camera e al Senato c'è un servizio di parrucchieri a spese dei cittadini, dove il listino prezzi prevede taglio taglio e shampoo a soli 18 euro sia per uomini che per donne. Non come i cittadini, che a quel prezzo manco possono sedersi sulla poltrona...