Spiegate a Bignami che il referendum non è una loro concessione, ma un loro opinabile bisogno


Considerando che Giorgia Meloni non è riuscita a mettersi a capo della magistratura perché l'oscena riforma Nordio non è stata approvata con i 2/3 dei voti, non è certamente per senso di "democrazia" che Fratelli d'Italia ci concederà di esprimerci sulla norma per loro gentile concessione. Infatti quello è un dovere costituzionale, previsto dalla nostra Costituzione a fronte di modifiche sostanziali al nostro ordinamento decise dai soli partiti di estrema destra.
Pare quindi molto opinabile che l'estrema destra voglia spacciarsi per democratica nonostante paia molto più plausibile che abbiano bisogno di fregare gli italiani per convalidare i loro giochi di potere.



Ovviamente il voto sarebbe "sacro" solo se utile ai loro interessi, altrimenti Bignami vi invita a boicottare i quesiti che parlano di lavoro e diritti civili.
A suo dire, non avrebbe senso esprimere opinioni sui licenziamenti senza giusta causa o sui diritti dei cittadini che loro non vogliono possano essere ritenuti loro pari, ma avrebbe moltissimo senso pronunciarsi su temi tecnici che il 90% dei cittadini non conosce.



Quindi ci ci spiace per Bignami, ma non ci stanno regalando nulla. Anzi, ci toccherà pagare miliardi per un referendum che parrebbe utile unicamente alla loro propaganda, quasi non fossero già bastati i soldi sperperati negli inutili campi di deportazione in Albania voluti da donna Meloni.
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