Vannacci prova a sostenere che il neonazismo sia un "pensiero" e non un crimine


L'impressione è che il leghista Vannacci non perda occasione per fomentare odio e violenze. Oltre a basare le sue campagne elettorali sulla celebrazione dei fascisti della X-Mas, invita gli intolleranti ad odiare chi non ha il suo stesso colore della pelle o il suo stesso orientamento sessuale. Propone deportazioni, remigazioni e pulizie etniche. Ma poi, cerca di sostenere che la violenza arriverebbe da chi è antifascista, frignando che quei cattivoni darebbero fastidio ai nazisti ungheresi che celebrano Hitler un uno stato ammirato dai leghisti perché vieta i pride ma tollera le svastiche:



Ammesso che inneggiare ad Hiler possa significa "pensarla" come loro e non mostrare un ripugnante degrado incompatibile con la democrazia, è riprovevole il suo violento tentativo di fomentare alla violenza i violenti di destra, asserendo che lui non considera violento chi è violento contro gli ultimi.

E se la violenza "oggi è sempre a sinistra", perché sono stati dei fascisti ad assaltare un pullman di tifosi e ad ammazzare l'autista? Perché è la destra a proporre deportazioni? Perché è Anna Cisint a invocare un divieto alla libertà religiosa? Perché i fascisti hanno assaltato la Cigl?
Saranno fatti di cui lui non è a conoscenza? Chissà... Intanto il leghista lancia accuse infondate senza manco conoscere chi siano i colpevoli, inserendoci un diffamatorio riferimento alla Salis anche se ingiudicata e dunque innocente per le nostre leggi. E per condire il tutto, sostiene che il neonazismo sarebbe un "pensiero" lecito.
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